Hai già scaricato la mia app?

Chi ha bisogno del phishing, quando le credenziali sono già in vendita online?

Chi ha bisogno del phishing, quando le credenziali sono già in vendita online?

Non serve più fingersi qualcuno. Non serve inviare email finte. Il tuo accesso è già lì fuori, bello pronto. È così che il gruppo criminale UNC5537 è riuscito a entrare in un account di Mandiant, la società di cybersicurezza di Google. Nessun attacco sofisticato, nessun codice magico. Solo credenziali rubate, acquistate sui mercati underground. E non è un caso isolato: sono più di 100 le aziende coinvolte.

Tutti i dati arrivano da bot infostealer come Lumma e Racoon, che si infiltrano nei dispositivi e si portano via tutto: username, password, token. E poi li rivendono a chiunque voglia usarli per entrare. In molti casi riescono persino a superare l’autenticazione a due fattori, se il secondo fattore è debole o intercettabile.

Il problema è proprio questo: pensiamo ancora che la cybersicurezza significhi rinforzare il muro, ma qui il nemico entra dalla porta principale. Perché ha la chiave. L’unica vera difesa è cambiare modello. Le password statiche non bastano più. I sistemi che non analizzano il contesto degli accessi sono vulnerabili. E se riescono a colpire persino Mandiant, allora non possiamo illuderci di essere al sicuro.

Serve cultura cultura cultura. Non muri di software per la sicurezza più resistenti, ma cultura.

La cultura porta a usare le password correttamente e a mitigare questi rischi.

Condividi su: