Occhio… Stanno spuntando app e piattaforme che promettono la possibilità di investire in startup dell’Intelligenza Artificiale anche con piccole somme, tipo 100 euro.
Tu ti senti parte della rivoluzione tecnologica, immagini di aver messo un piede nella Silicon Valley…
Ma nella realtà, chi fa l’affare è solo chi raccoglie i soldi.
Sei vai a vedere chi c’è dietro, di solito sono sempre gli stessi che lanciavano investimenti in NFT, in Crypto e ogni volta in una moda diversa. Raccolgono e poi spariscono coi tuoi soldi, sul nome della moda del momento.
Qui il meccanismo è sempre simile: interfaccia pulita, paroloni su AI, equity, tokenizzazione, startup visionarie e via così.
Sembra di stare su siti da investitori veri, e invece sei solo in un sistema opaco in cui non hai diritti, né azioni, né utili.
Hai solo dato 100 o 1000 euro. E ti hanno fatto sentire parte di qualcosa di grande.
Peccato che quelli che incassano i tuoi soldi siano gli unici veri “investitori” in tutta la faccenda.
Loro sì che hanno creato una startup… Ma su di te. Il prodotto sei tu!
E quando chiederai “che fine hanno fatto i miei soldi?”, ti risponderanno con tono professionale:
“Ooops, la startup non ha reso. Ha chiuso. Sai, capita con le startup… è naturale.”
Come se fosse colpa tua che ci hai creduto.
L’Intelligenza Artificiale è il nuovo eldorado, e attira squali ovunque.
Ma attenzione: tra il democratizzare gli investimenti e creare illusioni c’è una bella differenza.
E noi, cittadini digitali, dobbiamo imparare a distinguere la vera innovazione dalla fuffa con PayPal integrato.
Perché un conto è finanziare l’AI.
Un altro è regalare soldi ai furbacchioni.