Ma vogliamo parlare di quelli che “testano” l’intelligenza artificiale e lo comunicano sui social?
“Ho fatto un test e ho chiesto all’AI di scrivermi una poesia sul piccione DJ e mi ha risposto così…”.
Con tono solenne. Come se stessero mappando Marte.
Cioè prendono ChatGPT, gli fanno una domanda semplice, tipo “Cos’è la carbonara?”, e poi ci costruiscono post o un un video di 10 minuti “Sorprendente risposta. L’AI conosce la carbonara.”
Ma va? E noi che credevamo servisse uno scienziato per scoprirlo.
Spoiler: possiamo farlo anche noi.
Apriamo ChatGPT, scriviamo la stessa identica domanda e leggiamo la risposta.
Non c’è nessun segreto. Nessuna magia. Nessun test avanzato.
È come dire: “Provo a usare un telecomando, vediamo se accende la TV. Sì? Funziona. Scriviamoci un saggio.”
La verità è che questi “test” non testano nulla.
Non svelano il futuro. Non analizzano l’etica. Non spiegano il funzionamento dell’AI.
Stanno solo giocando con un giocattolo che abbiamo tutti in mano.
E lo raccontano come se fossero i primi umani a interagire con un alieno.
Solo a me fa riderissimo?
O anche a voi viene da dire: “Aspetta un attimo… Ma è uno scherzo? Questa cosa la potevo fare anch’io…”?