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I miei commenti alle news di oggi. 19.03.2025

Eccovi altre news di oggi in breve, con un po’ di commenti e opinioni a volte irriverenti, che spesso mancano nelle news di questo mondo.

Avete pronti i popcorn? Anche oggi una mitragliata di novità che solo due anni fa sarebbero state le news di un trimestre intero.
Ormai i Big Tech si giocano il futuro a colpi quotidiani di intelligenza artificiale e modelli aperti, e ogni giorno la sfida diventa sempre più serrata.

Meta, festeggia il miliardo di download di Llama, il suo modello open-source. Un risultato che fa riflettere: la comunità degli sviluppatori sta chiaramente premiando l’approccio aperto. Un miliardo non è un numero da poco, e Meta sta facendo capire a tutti che la partita del futuro si vince con la condivisione, non con la segretezza.

…e anche #Google lancia TxGemma, nuovi modelli di AI aperti pensati per rivoluzionare la scoperta di farmaci. È una mossa strategica forte: Google sa bene che l’intelligenza artificiale può cambiare radicalmente l’industria farmaceutica. Anzi, l’ha già cambiata.
Ora siamo nella fase hype di AI/farmaci. Speriamo che oltre alle promesse “hypose“ di grandi rivoluzioni, ci sia sostanza.

Sempre big G ha aggiunto nuove funzionalità su #Gemini, oltre a integrare gli Audio Overviews. Sicuramente interessante, ma… quanti strumenti ancora ci vogliono prima che qualcuno riesca davvero a semplificare il nostro lavoro invece di complicarlo ulteriormente con cento funzioni che nessuno userà mai? Forse bisognerebbe ripartire dalle basi, piuttosto che aggiungere altra complessità.

E poi Boom! #Nvidia apre le porte del suo evento con il leggendario Jensen Huang. Due ore di keynote per annunciare chip, robot spettacolari e veicoli autonomi. Nvidia fa sognare, ma gli investimenti delle aziende in AI devono trasformarsi rapidamente in soluzioni reali e accessibili, altrimenti rischiamo solo di rimanere affascinati da uno show bellissimo, ma vuoto.

Anche #Adobe da tempo è entrata pesantemente nel gioco, prima con l’AI in Photoshop e ora lanciando il suo nuovo sistema di agenti AI specializzati per le imprese. Dieci agenti che promettono di rivoluzionare marketing, customer experience e workflow aziendali. L’idea è ottima, ma siamo sicuri che non diventeranno l’ennesima scusa per far lievitare le licenze senza aggiungere davvero valore tangibile? Speriamo e attendiamo, come sempre, la prova sul campo reale.

Anche Liam Fedus, vicepresidente della ricerca di #OpenAI, sta per lanciare una startup specializzata in materiali avanzati con AI. Interessante che OpenAI stessa abbia deciso di finanziarla e collaborarci direttamente.
Bene per il settore, male per le aziende che lasciano, che si ritrovano senza pilastri portanti.

Anyway una startup specializzata in materiali avanzati ricorda che l’AI non è solo chatbot e testi generati automaticamente, ma entra pesantemente nel concreto, dove i risultati si toccano con mano. Anche nel mondo fisico. È qui che probabilmente assisteremo alle innovazioni più vere.

A proposito di innovazioni vere, #StabilityAI ha presentato un nuovo modello che promette di creare video 3D dinamici partendo da una singola immagine.
Utilissima per gli studi 3D che realizzo e che prima mi richiedevano giorni su Blender. Anche #Tencent con Hunyuan si lancia nella generazione di modelli 3D di alta qualità con due nuovi prodotti specifici.
Ma quanto saranno davvero utilizzabili nella vita reale questi modelli? Sino ad ora ho trovato solo tool che generavano roba che richiedeva più tempo a essere rimessa a posto che a rifarla da zero su Blender.

Sul versante tecnico e pratico, poi, #Unstructured promette di superare Gemini 2.0 nella gestione documentale grazie al cosiddetto “contextual chunking”. Sembra la classica sfida tra Davide e Golia: piccolo ma efficace contro grande e potente. Resta il fatto che documenti e dati sono sempre più cruciali nel mondo AI, e chi riuscirà a gestirli meglio e presto, si prenderà un bel pezzo del mercato.

Insomma, la partita è aperta più che mai e i grandi player non si risparmiano colpi, annunci e strategie quotidiane.

Avete finito i pop-corn?

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