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Ecco cosa penso delle notizie AI di oggi. 21.03.2025

Ecco le news delle ultime ore nel mondo AI. Come sempre con qualche mio commento, perché credo che le opinioni siano importanti in un mondo in cui siamo sommersi di notizie senza anima. Ditemi anche voi nei commenti cosa ne pensate, per arricchirle anche voi.

OpenAI lancia con nuovi modelli audio API-based, in grado di personalizzare stili vocali e migliorare sensibilmente il riconoscimento vocale in diverse lingue.
Ormai non si distinguono più le voci artificiali da quelle reali. Davvero c’era ancora spazio per migliorarle?

Nel frattempo, Apple rimescola le carte nella sua divisione AI.
Mike Rockwell, papà di Vision Pro, prende il comando dello sviluppo di Siri per recuperare terreno perso dai competitor.
Finalmente Siri almeno la capacità di comprendere bene le domande. Insomma, Mike, attendiamo le basi.

Anche Google non resta ferma, lanciando su NotebookLM una nuova funzione di mappe mentali interattive che trasformano appunti in rappresentazioni visive.
Adoro le mappe mentali, le uso da anni e non potrei lavorare senza.

Meta invece ce l’ha fatta: dopo una lunga battaglia normativa, finalmente rilascia il suo assistente AI in 41 paesi europei su Facebook, Instagram, WhatsApp e Messenger.
Bene, ora milioni di utenti avranno a disposizione un assistente in più, ma occhio, perché quando Meta entra dalla porta, la privacy di solito salta dalla finestra.

E parlando di modelli aperti e modelli chiusi, HuggingFace risponde al piano AI della Casa Bianca, sottolineando l’importanza di sistemi open-source per stimolare l’innovazione.
Ha ragione: la corsa all’AI non deve essere dominata solo dai giganti. Aprire l’accesso significa più trasparenza e forse anche meno monopoli. Il che non farebbe male, visto che certe aziende si sentono già padroni del nostro futuro.

Perplexity sta per raccogliere quasi un miliardo di dollari con una valutazione di 18 miliardi, raddoppiando il proprio valore in pochissimo tempo.

Anthropic ha appena dato al suo assistente Claude la possibilità di cercare informazioni aggiornate sul web, una funzione attesissima che finalmente lo mette alla pari con i rivali ChatGPT e Gemini.

Non ultimo, Perplexity sta per raccogliere quasi un miliardo di dollari con una valutazione di 18 miliardi, raddoppiando il proprio valore in pochissimo tempo.

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