Hai già scaricato la mia app?

Ecco cosa penso delle notizie AI di oggi. 18.03.2025

Eccovi altre news di oggi in breve e con i miei commenti.

#Google mette sul tavolo 32 miliardi di dollari per acquistare Wiz, startup israeliana specializzata in sicurezza cloud con intelligenza artificiale, segnando così la più grande acquisizione della sua storia.

In pratica manda un segnale fortissimo a Microsoft e Amazon, i rivali più duri da battere nel mercato del cloud, soprattutto ora che la battaglia si è spostata sull’AI.
Ma… se già il primo tentativo a 23 miliardi era naufragato per timori regolatori, come pensano stavolta di far passare un’acquisizione da 32 miliardi senza che le autorità antitrust si imbizzarriscano?

E sempre in tema di giganti che si fanno gli equilibristi della regolamentazione, #Amazon fa sapere che presto gli utenti di Echo non potranno più elaborare localmente le registrazioni di Alexa. Chiaro? In altre parole tutti i dati andranno direttamente nel cloud di Amazon. Più chiaro ancora? Tutto quello che diciamo in casa va a casa di Amazon. Ci piace? Anche no… Anche perché tutto verrà digerito da una AI, con le nostre vite la dentro…

A proposito di intelligenza artificiale che invade la nostra vita: #ElonMusk con la sua xAI ha acquisito Hotshot, startup specializzata in AI per generare video avanzati. Ora, immaginate il caos che potrebbe scatenarsi quando chiunque… Tipo lui… sarà in grado di creare video realistici a volontà, indistinguibili dalla realtà.

Non a caso più di 400 personalità di #Hollywood hanno firmato una lettera aperta contro le richieste di OpenAI e Google di allentare le restrizioni sul copyright.
E fanno bene: qui non si tratta più solo di creatività, ma di arginare un rischio reale di sfruttamento di contenuti protetti per addestrare sistemi che poi producono opere che finiscono per far fuori gli stessi creativi.
Se non poniamo limiti precisi, rischiamo che l’AI si trasformi in un enorme aspirapolvere di contenuti, lasciando briciole agli autori originali.

E in Francia a cui già tutto il resto del mondo non sta simpaticissimo per natura, non stanno a guardare (anzi, sì che stanno guardando attentamente!): editori e scrittori hanno fatto causa a #Meta, accusata di aver usato in maniera massiva contenuti protetti da copyright per allenare le sue intelligenze artificiali.
Se questa causa dovesse andare in porto, aprirebbe una strada importantissima per proteggere finalmente la proprietà intellettuale dal saccheggio digitale. Se ci riescono, giusto che scrivo Vive la France!

Sempre in ambito AI, #Intel, che negli ultimi anni è apparsa decisamente in affanno, prova a rialzare la testa grazie al nuovo CEO Lip-Bu Tan.
Come pensa di cambiare radicalmente strategia sull’intelligenza artificiale e sulla produzione di chip? Intel deve recuperare il terreno perso.
Ma se non si muovono velocemente, rischiano di finire fuori dai giochi che contano, con gli altri giganti ormai troppo avanti per essere raggiunti.

In ultimo, ma non ultimo in ordine di importanza, il #MIT avverte che il cambiamento climatico aumenterà la quantità di detriti spaziali, rendendo più frequenti le collisioni tra vecchi satelliti. In pratica un delirio cosmico e una minaccia reale per la nostra connessione internet e la sicurezza nazionale.
Ancora una volta, siamo bravissimi a guardare avanti verso Marte, ma rischiamo di dimenticare i problemi che orbitano sopra le nostre teste.

Insomma, viviamo in tempi molto interessanti.
Ma qui più della tecnologia, ci serve consapevolezza o rischiamo di essere travolti da un futuro che corre troppo veloce per noi.

Condividi su: