Hai già scaricato la mia app?

Smartphone usati: attenzione alla privacy

Vendere e comprare smartphone usati è utile per le proprie tasche e anche per l’ambiente, perché in questo modo si ricicla e non si spreca, ma se, prima di mettere in vendita il proprio dispositivo, non si cancellano i dati che contiene, si mette a rischio la propria sicurezza. Con conseguenze più serie di quelle che possiamo immaginare.

Il commercio di smartphone di usati è in espansione: nel 2022 sono stati spediti oltre 282 milioni di smartphone usati, si stima che nel 2026 il numero sarà vicino al raddoppio. L’anno scorso i più ricercati sono stati gli iPhone ricondizionati. Il problema è che, come rileva FederPrivacy, la stragrande maggioranza dei cellulari aziendali da dismettere (l’89%) viene formattata senza le necessarie precauzioni. Inoltre più della metà dei router usati contiene dati dei precedenti proprietari.

Questo avviene perché non si è ancora davvero consapevoli dei rischi che corriamo se lasciamo i nostri dati personali su un telefono o qualsiasi altro dispositivo elettronico.
Questi strumenti, che ormai fanno parte della nostra quotidianità, sono veri e propri pozzi di informazioni sulla nostra vita privata. Chi ci fruga dentro, può avere accesso ai nostri profili social, alle nostre immagini e in certi casi anche ai nostri conti bancari.

Una situazione estremamente pericolosa. Come fare per proteggersi? Se si vende uno smartphone privato, bisogna prima formattare il dispositivo o fare il reset per riportarlo alle condizioni iniziali di fabbrica. Quando invece si tratta di device aziendali bisogna agire più in profondità per evitare gli attacchi informatici e procedere con la rimozione definitiva di tutti i dati che contiene.

I criminali di Internet sono sempre in agguato, bisogna abituarsi a prevenirne le mosse. 

smartphone usati e dati 1
Condividi su: