Avete sentito la news sul nuovo processore quantistico di Microsoft Majorana 1 ma non ci avete capito nulla? Provo a spiegarvelo in modo semplice, per tutti.
Immagina un computer classico come un interruttore della luce: può essere acceso (1) o spento (0). Tutti i nostri dispositivi, dagli smartphone ai supercomputer, funzionano così, combinando miliardi di questi interruttori per eseguire calcoli.
Un computer quantistico, invece, è più simile a un dimmer, quei regolatori di luce che possono avere infinite posizioni tra acceso e spento. I suoi elementi fondamentali, i qubit, non sono solo 0 o 1, ma possono essere entrambi contemporaneamente grazie a un fenomeno chiamato sovrapposizione. Questo gli permette di elaborare molte più informazioni in parallelo rispetto a un computer tradizionale.
C’è poi un’altra magia: l’entanglement, che possiamo immaginare come due dadi collegati tra loro a distanza. Se ne lanci uno a Milano e l’altro a New York, il risultato sarà sempre lo stesso, istantaneamente. Nei computer quantistici, questo legame tra qubit permette di fare calcoli super complessi in pochissimo tempo.
Microsoft ha annunciato Majorana 1, un nuovo chip quantistico che promette di risolvere uno dei problemi principali di questa tecnologia: l’instabilità dei qubit. Oggi i computer quantistici sono come viaggiare su una strada piena di buche: troppi errori rendono il percorso difficoltoso. Il nuovo chip di Microsoft è progettato per rendere il viaggio più fluido, riducendo gli errori con un nuovo tipo di qubit basato su una particella teorizzata negli anni ‘30, il fermione di Majorana.
Se questa tecnologia funzionerà come promesso, potremmo vedere computer quantistici realmente operativi entro pochi anni, capaci di rivoluzionare settori come la medicina, la chimica e l’intelligenza artificiale. Ma una potenza di calcolo così grande porta anche nuovi problemi: potrebbe rendere obsolete le attuali tecniche di sicurezza informatica, costringendo il mondo a trovare nuove soluzioni per proteggere i dati. La corsa all’IA e ai computer quantistici è appena entrata in una fase decisiva, con Microsoft pronta a sfidare IBM e Google per la prossima rivoluzione tecnologica.
