Ormai lo sappiamo: oggi non esistono solo battaglie fatte di missili e carri armati, perché i conflitti più pericolosi si combattono silenziosamente in rete.
La Senatrice Isabella Rauti, Sottosegretario alla Difesa, oggi a spiegato da vicino come l’Esercito italiano affronta questa minaccia.
Si chiama Comando C4, e dietro questa sigla ci sono tecnologie, strategie e persone che lavorano giorno e notte per difendere le nostre reti. C4 significa Comando, Controllo, Comunicazione e Computer, ma soprattutto sicurezza, perché è qui che passano tutte le informazioni strategiche dell’Esercito.
Non parliamo di poca roba: oltre 100 mila utenti gestiti da remoto, più di 60 mila postazioni informatiche e 110 mila servizi digitali sotto controllo costante. Ma non è solo questione di numeri. Qui si anticipano gli attacchi cyber, si risponde in tempo reale alle crisi e si difendono le reti dagli usi malevoli dell’Intelligenza Artificiale. Ma soprattutto garantisce che Esercito, Marina e Aeronautica parlino la stessa lingua digitale, condividendo in sicurezza informazioni fondamentali.
In tutto questo c’è anche il COR, il Comando Operazioni in Rete, che da oggi ha un nuovo comandante: il Generale Sandro Sanasi, uomo giusto nel posto giusto, soprattutto oggi, in una fase in cui la geopolitica è più instabile che mai.