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Mark Zuckerberg in tribunale non è roba che si vede tutti i giorni.

Mark Zuckerberg in tribunale non è roba che si vede tutti i giorni.
E stavolta non si tratta di privacy o dati rubati, ma di monopolio puro e semplice.
La FTC americana accusa Meta, cioè Facebook e compagnia, di aver comprato Instagram e WhatsApp per far fuori la concorrenza prima che diventasse troppo pericolosa.
E non è una supposizione: ci sono mail interne dove Zuckerberg definisce Instagram una “minaccia” e WhatsApp un “rischio”.
Parole che non si usano certo quando compri un’azienda solo perché ti piace.

Ora la faccenda è seria, perché se l’antitrust vince, Meta rischia di perdere pezzi enormi del suo impero.
Instagram, pagata nel 2012 un miliardo di dollari, oggi ha oltre due miliardi di utenti.
WhatsApp, acquistata per 19 miliardi nel 2014, è praticamente sinonimo di messaggistica ovunque.
Zuckerberg si difende dicendo che grazie a Meta queste app sono cresciute, ma per la FTC il punto è un altro: controllare il 78% del mercato social personale negli USA non è un successo, è monopolio.

Il processo è appena iniziato, durerà almeno otto settimane, e ci saranno testimoni pesanti, da Sheryl Sandberg al fondatore di Instagram Kevin Systrom.
Qui non si decide solo il futuro di Zuckerberg, ma anche quello delle altre big tech che comprano aziende più piccole per non avere fastidi.
Se Meta perde, potremmo finalmente vedere una svolta vera nella Silicon Valley, dove finora comprare per eliminare concorrenti è stato fin troppo facile.

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