Quando l’innovazione nasce a Napoli: il computer quantistico.
A Napoli nascerà il primo computer quantistico italiano. È un progetto dell’Università Federico II con un’azienda internazionale, che vuole rendere questa città ricca di tradizione, cultura e arte anche un luogo importante per l’innovazione.
Dobbiamo scommettere di più sulla capacità di Napoli, e in generale di tutto il Sud, di utilizzare le tecnologie digitali e innovative per far progredire l’intera nazione. È vero che, secondo il rapporto Ue sulla coesione, nel Mezzogiorno una persona su tre non ha mai usato un pc e meno di una su cinque ha utilizzato Internet. Ma è altrettanto vero che qui studiano e lavorano ricercatori e scienziati che hanno le competenze per poter creare qualcosa di grande.
Come quelli che vogliono dar vita al computer quantistico: un calcolatore potentissimo, che sfrutta le leggi della fisica e della meccanica quantistica e può risolvere problemi vecchi e nuovi in modo completamente diverso da prima. Per dare un’idea della sua potenza, è in grado di risolvere in 36 microsecondi un’operazione così complessa che, prima del suo avvento, avrebbe richiesto almeno 9.000 anni.
Per lavorare ha bisogno di una temperatura inferiore ai 270 gradi sottozero. Ed è questo l’ambiente che verrà ricreato nei locali del Dipartimento di Fisica della Federico II, che per il progetto si sta avvalendo di alcuni fondi. Si partirà con un prototipo che verrà sviluppato negli anni.
Al Sud servono progetti di questo tipo: le competenze ci sono, le risorse, in questo caso, anche. Napoli sa essere bella anche quando fa innovazione.