È facile non cadere nelle truffe quando non hai bisogno di niente.
Non vi permettete a chiamare stupido chi ci casca!
Quando hai abbastanza soldi per permetterti quello che ti serve. Quando se vuoi comprare un iPhone, vai sul sito ufficiale. Quando un’offerta online ti sembra troppo bella, la ignori. Perché tanto non ti serve. Non ti manca nulla.
Ma non viviamo tutti così.
Quando devi risparmiare su tutto, ogni occasione diventa una speranza. Se vedi qualcosa a metà prezzo, ti fermi. Se sembra un affare, ci pensi. Perché magari è proprio quella la possibilità che stavi cercando. E quando vivi così, lo sconto finto diventa una trappola vera.
I truffatori lo sanno. Non puntano sui distratti. Puntano su chi ha bisogno.
E allora smettiamola di trattare chi ci casca come uno stupido. Di ridere di chi viene truffato. Di dire che “se l’è cercata”. Troppo comodo giudicare quando non ti manca nulla. Quando puoi permetterti di ignorare il rischio, perché tanto hai sempre un’alternativa.
Io lo so perché un bel po’ di anni fa ho vissuto un momento così. Ero senza soldi.
Un momento che ti cambia tutto. Ti cambia il modo di pensare, di scegliere, di reagire. Ti toglie le certezze e ti lascia a galleggiare, cercando appigli ovunque. In quel momento capisci che la truffa non ti colpisce perché sei ingenuo. Ti colpisce perché sei vulnerabile. Ed è lì che fanno leva.
Oggi la mia vita è diversa, ma certe cose non si dimenticano.
So distinguere chi sbaglia da chi approfitta. E so che chi truffa non è più furbo. È solo più concentrato. Passa le giornate a pensare a noi. A come ingannarci. Come nella vecchia storia del carcerato che batte sempre il carceriere, perché ha un solo obiettivo, mentre l’altro è distratto da mille cose.
Quindi basta. Basta con le colpe alle vittime.
Chi casca in una truffa non è un credulone. È una persona. Una persona che, magari, in quel momento, stava solo cercando una piccola via d’uscita.
Non vi permettete di chiamarli utonti!