Abbiamo sempre più bisogno di proteggerci dagli attacchi online dei malintenzionati, perciò è utile una nuova figura professionale: il Cyber Threat Profiler, cioè il profilatore delle minacce informatiche. Si tratta di un analista che conosce anche la criminologia, la psicologia e la linguistica forense: una sorta di via di mezzo tra l’informatico esperto di sicurezza e l’investigatore.
Questo esperto, infatti, deve essere in grado di profilare le persone che mettono a rischio la sicurezza della Rete, proprio come, quando avviene un crimine per mano di uno sconosciuto, il detective incaricato del caso deve elaborare un identikit per rintracciare il colpevole. Uno dei metodi è analizzare le abitudini della persona a cui si sta dando la caccia per capire come si è mossa e come si muoverà. Perciò il Cyber Threat Profiler ha tra i suoi compiti quello di individuare dei pattern, cioè degli schemi che si ripetono durante gli attacchi informatici, o delle anomalie che possono ricondurre all’identità dell’aggressore.
Va tenuta alta l’attenzione sulla sicurezza informatica e sulle minacce emergenti: per farlo occorrono esperti qualificati che devono saper affrontare gli attacchi con i mezzi più adatti. Servono competenze informatiche e digitali, ma anche le cosiddette competenze trasversali, come nel caso del Cyber Threat Profiler. L’obiettivo finale deve essere un mondo online più sicuro.