
L’Italia potrebbe avere un ruolo guida nello sviluppo dei computer quantistici, potentissime macchine, ancora in fase di sviluppo, in grado di risolvere problemi complessi in un tempo infinitamente più veloce rispetto ai computer tradizionali. Entro dieci anni Microsoft conta di avere il suo computer quantistico, Amazon sta allestendo il primo edificio al mondo appositamente costruito per accogliere questi super-calcolatori.
Da noi il primo computer quantistico è a Napoli ed è stato sviluppato da un’azienda statunitense con il supporto dell’Università Federico II. Secondo uno studio di Anitec-Assinform, nei prossimi anni il mercato mondiale di computer quantistici potrà valere oltre 500 miliardi di dollari. È una cifra notevole: potrebbe essere davvero una grande opportunità il mondo e anche per il nostro Paese. Dobbiamo coglierla. Per questo dobbiamo cominciare a capire cos’è un computer quantistico, cosa potrebbe fare, come potrà rivoluzionare il mondo in cui viviamo.
Proverò a spiegarlo in modo molto semplice: immaginate un calcolatore potentissimo, che sfrutta le leggi della fisica e della meccanica quantistica per risolvere problemi vecchi e nuovi in modo completamente diverso da prima. Per dare un’idea della sua potenza, è in grado di risolvere in 36 microsecondi un’operazione così complessa che, prima del suo avvento, avrebbe richiesto almeno 9.000 anni.
Come riesce a fare tutto questo? Pensate di avere un computer normale, come quelli che usiamo tutti i giorni. Questi computer usano dei piccoli pezzi di informazione chiamati “bit”, che possono essere solo 0 o 1.
Ora, un computer quantistico è un tipo speciale di macchina che usa pezzi di informazione chiamati “qubit”. I qubit sono come i bit, ma sono speciali perché possono essere sia 0 che 1 allo stesso tempo. È come se fossero un po’ “magici”. Questa “magia” dei qubit permette al computer quantistico di fare molte più operazioni contemporaneamente rispetto a un computer normale. È come se fosse in grado di fare un sacco di calcoli in un solo istante, mentre un computer normale ne farebbe uno alla volta.
Ovviamente, in termini scientifici, la questione è molto più complessa e dettagliata di così, ma ho voluto dare il senso generale di come può funzionare un computer del genere.
Le sue straordinarie capacità saranno applicate in vari campi: per esempio i computer quantistici potranno simulare il comportamento delle molecole e dei materiali, aiutando nella scoperta di nuovi farmaci o materiali più efficienti. Potranno migliorare l’apprendimento automatico e l’intelligenza artificiale, consentendo alle persone di analizzare e comprendere meglio enormi quantità di dati complessi. Potranno essere utilizzati per l’analisi dei mercati finanziari, quindi per fare investimenti più mirati e gestire meglio i rischi.
Ma, attenzione, i computer quantistici sono ancora in fase di sviluppo e ci sono molte cose da capire e migliorare prima che possano essere usati da tutti.
So che sono molti i ricercatori italiani stanno lavorando in questo ambito. Chi di voi lo sta facendo? Dove? Avete voglia di segnalarmi il vostro caso e raccontarmi la vostra storia?