Amazon da molto tempo non è più soltanto un gigante dell’eCommerce, ma si occupa direttamente e indirettamente della nostra salute. Tra i tanti settori in cui spazia, dalla logistica, all’editoria fino al mondo delle auto, c’è infatti anche quello sanitario.
Il primo passo è stato l’acquisizione per quasi un miliardo di dollari, nel 2018, di PillPack, farmacia online che, negli Stati Uniti, offriva medicine pre-dosate e consegne a domicilio. La sua rete è poi servita da base per il lancio a novembre 2020, sempre negli Usa, di Amazon Pharmacy, negozio di medicinali su Internet. Obiettivo: permettere ai clienti di comprare farmaci con la stessa facilità di qualsiasi altro acquisto sul sito Amazon.
Nello stesso periodo il colosso fondato da Jeff Bezos ha stretto una collaborazione con JP Morgan Chase, multinazionale di servizi finanziari, e Berkshire Hathaway, una delle holding più grandi del mondo, per offrire servizi sanitari e assicurativi a costi ridotti ai lavoratori in un progetto chiamato Haven, che però ha visto la fine nel 2021.
A luglio 2022 una nuova, importante tappa: l’acquisizione per 3,9 miliardi di dollari di One Medical, società nata a San Francisco e attiva dal 2007, che offre in abbonamento assistenza sanitaria da remoto 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Grazie a un software proprietario, permette agli abbonati di ottenere visite mediche in giornata, li mette in contatto via SMS con il medico curante e consente la prenotazione online degli appuntamenti presso una vasta rete di ambulatori e case di cura.
Soltanto un mese dopo, il gigante statunitense ha deciso di chiudere Amazon Care, servizio di assistenza sanitaria e telemedicina lanciato tre anni prima. Una decisione per molti inaspettata, ma con una motivazione di fondo: i suoi servizi rischiavano di sovrapporsi a quelli di One Medical. A conferma dell’interesse per il settore sanitario, a novembre il gigante americano ha lanciato un nuovo servizio virtuale per consultare gli operatori sanitari e ottenere consigli e prescrizioni senza videochiamate, ma solo attraverso chat testuali: Amazon Clinic.
Perché una grande azienda nata per fare eCommerce sconfina nel mondo della sanità? Innanzitutto per sfruttare le opportunità di mercato, che sono molte. Poi per migliorare quello che non va: in questo settore ci sono ancora molti processi manuali e inefficaci, Amazon ha l’opportunità di utilizzare la tecnologia per semplificarli e renderli efficienti. C’è anche la questione relativa ai dati: la società di Bezos ha una vasta esperienza nel trattamento dei dati e potrebbe usare le sue competenze per migliorare la gestione e l’analisi dei dati sanitari. Infine, come è noto, Amazon è molto attenta all’esperienza del cliente, e nel settore della sanità ci sono ancora tante opportunità per renderla migliore.