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AI: ci siamo mai chiesti se tutto questo clamore sia giustificato?

L’intelligenza artificiale (IA) è sulla bocca di tutti: dalle prime pagine dei giornali agli investimenti miliardari delle grandi aziende tecnologiche. Ma ci siamo mai chiesti se tutto questo clamore sia giustificato?

Luciano Floridi, nel suo articolo “Why the AI Hype is Another Tech Bubble”, sostiene che l’entusiasmo attuale per l’IA presenti caratteristiche tipiche di una bolla tecnologica. Floridi evidenzia come l’attenzione sia spesso focalizzata sugli aspetti finanziari e sugli investimenti massicci, piuttosto che su progressi tecnici concreti. Questo squilibrio potrebbe portare a una disillusione, simile a quanto accaduto durante la bolla delle dot-com negli anni ’90. 

Un recente rapporto di Deutsche Bank avverte che l’attuale boom di investimenti nell’IA, stimato in 340 miliardi di dollari, potrebbe sfociare in un significativo crollo finanziario. Questo scenario ricorda bolle economiche passate, come quella immobiliare giapponese degli anni ‘80 o la bolla delle dot-com. Sebbene questi investimenti siano finanziati dai guadagni e non dal debito, una correzione significativa potrebbe comunque influenzare l’economia, data la dipendenza dalle principali aziende tecnologiche. 

Cory Doctorow, noto saggista e attivista, sottolinea che l’IA potrebbe rappresentare una bolla economica simile a quella della blockchain. Nonostante l’interesse e gli investimenti massicci, l’IA fatica a generare entrate proporzionate ai suoi elevati costi. Molte aziende aggiungono l’etichetta “IA” ai loro prodotti per aumentare il valore di mercato, senza una chiara strategia di ritorno sugli investimenti. 

Al di là dell’hype finanziario, l’IA sta apportando cambiamenti reali nel mondo del lavoro e nelle aziende. Nel settore finanziario, ad esempio, l’IA è integrata in quasi tutte le fasi della catena del valore, migliorando l’analisi dei dati, la previsione del mercato e l’efficienza operativa. Le banche stanno esplorando l’uso dell’IA per supportare la loro trasformazione digitale, nonostante le sfide legate alla qualità dei dati e alla regolamentazione.  

Inoltre, l’IA sta rivoluzionando il servizio clienti. Ad esempio, Octopus Energy utilizza strumenti di IA per trascrizioni automatiche, riassunti generati dall’IA e assistenza nella redazione delle risposte, migliorando l’efficienza e l’empatia nelle interazioni con i clienti. 

Mentre l’entusiasmo finanziario intorno all’IA potrebbe essere esagerato e portare a una bolla speculativa, i progressi tecnici e le applicazioni pratiche dell’IA stanno effettivamente rivoluzionando vari settori. È essenziale distinguere tra il clamore mediatico e l’impatto concreto dell’IA, riconoscendo sia le potenziali insidie finanziarie che i benefici tangibili per le aziende e il mondo del lavoro.

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