New York ha fatto causa a TikTok e Instagram: troppo pericolosi per i nostri figli
Restate fino alla fine, perché quello che sta accadendo qui a New York riguarda tutti i genitori del mondo. La città ha fatto causa a Meta, TikTok, YouTube e Snapchat, accusandoli di aver creato una crisi di salute mentale tra i giovani. Secondo la denuncia, queste piattaforme sono state progettate per generare dipendenza, con notifiche e algoritmi che spingono i ragazzi a restare connessi per ore. Per New York questo è un “disturbo pubblico”, un danno collettivo che pesa su scuole e ospedali.
I dati fanno paura: secondo la CDC, il 57% delle ragazze americane si sente “triste o senza speranza”, e quasi un adolescente su tre mostra sintomi di disagio legati all’uso dei social. Un problema che non è più virtuale, ma reale: insonnia, ansia, autolesionismo.
Le aziende respingono le accuse. YouTube dice di non essere un social, Meta e Snapchat ricordano i filtri per minori. Ma per la città non basta: “Non si possono progettare piattaforme come slot machine e poi dare la colpa alle famiglie”, ha detto il sindaco Adams. Qui negli Stati Uniti più di 40 Stati hanno già avviato azioni simili, e anche in Europa cresce la richiesta di regole sugli algoritmi che influenzano la mente dei ragazzi.
Forse, per la prima volta, una città ha deciso di dire ai giganti del web: “I vostri like non valgono la nostra salute mentale.”
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