Hanno da poco finanziato con 27 milioni di euro una startup francese che sviluppa micro-robot chirurgici, piccoli come un chicco di riso, progettati per viaggiare dentro al cervello umano.
Non stiamo parlando di un futuro lontano: il robot entra attraverso un minuscolo foro nel cranio di appena 4 millimetri e, grazie a un mini-motore e a un sistema di guida autonomo, riesce a navigare da solo fra le vie neurali più complesse.
Dentro il cervello può compiere operazioni incredibili: biopsie precise, somministrazione diretta di farmaci, impianto di elettrodi e raccolta di dati in tempo reale.
Durante l’intervento, i chirurghi controllano ogni movimento grazie a una sorta di GPS a ultrasuoni posizionato sulla testa del paziente, e una volta terminato il lavoro, il robot torna indietro autonomamente ripercorrendo lo stesso tragitto per uscire senza danni ai tessuti sani.
I primi test sull’uomo, previsti nel 2026, riguarderanno la biopsia avanzata di tumori cerebrali, ma l’obiettivo è molto più ampio: terapie mirate e personalizzate.
Negli Stati Uniti c’è già chi lavora a qualcosa di simile, come Bionaut Labs, ma questa tecnologia europea potrebbe davvero cambiare per sempre la chirurgia cerebrale, rendendola minimamente invasiva e infinitamente più precisa.