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Le brevi di oggi sul mondo dei robot intelligenti, con i miei commenti. 07.04.2025


Nel campo della ricerca, il passaggio tra simulazione e realtà si sta riducendo grazie ai ricercatori americani che hanno creato un nuovo metodo per allenare robot reali usando dati virtuali.
Più efficiente, certo, ma attendiamo di vederne i risultati concreti prima di festeggiare.


In tema di nomi importanti, Luo Jianlan, ex scienziata di Google, è passata ad Agibot, startup di Shanghai specializzata in robot intelligenti.
Un talento che si sposta da Silicon Valley alla Cina: è il segno di un cambio di guardia?


Il Giappone, intanto, punta dritto alla Luna affidandosi ai robot della GITAI per una missione Artemis della NASA.
Se funziona, bene per loro, ma la domanda è: sarà più affidabile del recente lander giapponese precipitato sulla Luna?


Sott’acqua, invece, i ricercatori del Maryland sperimentano droni con pinne robotiche ispirate al tonno.
Rapide e silenziose: saranno utili per monitoraggi marini discreti o finiranno come gadget da acquario?


In Cina, EHang ha ottenuto l’approvazione per voli commerciali con il suo drone-taxi EH216-S.
Entusiasmante, ma chi di noi salirà davvero a bordo di un drone autonomo, fidandosi ciecamente di un algoritmo per viaggiare nel traffico aereo?


Infine, la startup tedesca Dryad Networks lancia droni intelligenti per rilevare incendi boschivi prima che diventino catastrofici.
Un’ottima notizia: almeno questa volta la tecnologia non sembra solo uno sfizio ma una risposta concreta al cambiamento climatico.


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