Ci sono italiani che contribuiscono a tenere alto il nome del nostro Paese nel mondo grazie al loro impegno nel digitale. Sono scienziati, manager o imprenditori che hanno rivoluzionato le nostre vite con le loro idee, le loro competenze, la loro creatività e il loro genio.
Tra questi c’è Federico Faggin, fisico, inventore e imprenditore italiano nato a Vicenza e naturalizzato statunitense: è il padre del microchip, che ha consentito di ridurre a pochi millimetri computer un tempo grandi come una stanza, e ha ideato la tecnologia touchscreen prima degli iPhone. Tra gli innovatori americani è molto stimato, tanto che Bill Gates ha detto di lui: “Prima di Faggin, la Silicon Valley era semplicemente la Valley”.
Un altro grande italiano che ha portato l’innovazione digitale nel mondo è Leonardo Chiariglione: grazie a questo ingegnere della provincia torinese abbiamo avuto, a partire dalla prima metà degli anni ‘90, l’mp3, il formato per memorizzare, diffondere e condividere file audio.
Tra i manager italiani ai vertici di colossi digitali internazionali c’è il romano Luca Maestri, che ha le chiavi della cassaforte di Apple (il ruolo ufficiale è Senior Vice President and Chief Financial Officer). Ha lavorato in Apple anche il milanese Diego Piacentini, che poi è salito ai piani alti di Amazon (fino al 2016 è stato Senior Vice President of the International Consumer Business), per tornare in Italia come Commissario Straordinario per l’attuazione dell’Agenda Digitale fino al 2018.
Nel Regno Unito Riccardo Zacconi, originario di Roma, ha costituito nel 2003 King, società di sviluppo di videogiochi che è salita alla ribalta internazionale per l’app Candy Crush Saga. È considerato uno dei protagonisti della scena tecnologica in UK e appoggia l’idea del governo di creare una “tech city” nella zona est della capitale.
Un altro imprenditore italiano, Federico Marchetti, ha fondato nel lontano 2000 Yoox, primo eCommerce di questo tipo al mondo, oggi diventato un grande gruppo. Il New York Times l’ha definito “l’uomo che ha portato la moda sul web”.
Sono solo alcuni dei connazionali conosciuti fuori dai nostri confini per il loro talento digitale. Sono i “Leonardo Da Vinci 4.0”, forse più famosi all’estero che in Italia: le loro scoperte, le invenzioni, il frutto del loro lavoro ha avuto e sta avendo conseguenze e benefici per gran parte dell’umanità.
