Alphabet, la società madre di Google, entra nel campo della connettività ultra-veloce
Ma invece di puntare sui satelliti che orbitano nello spazio, stavolta sceglie i laser, puntati direttamente dalla Terra.
Ecco, la cosa interessante è proprio questa: utilizzare laser terrestri per trasmettere internet significa raggiungere velocità altissime, fino a 20 gigabit al secondo, con costi decisamente inferiori rispetto a quelli dei satelliti.
Allora, da una parte mi piace, perché finalmente si cerca una via alternativa alla complicata (e costosa) rete spaziale.
Poi permetterebbe all’Italia di recuperare terreno, visto che non possiamo competere coi lanciatori di satelliti recuperabili.
Dall’altra, però, è inevitabile chiedersi cosa succederà quando un palazzo, un temporale o la nebbia decideranno di mettersi in mezzo tra un punto e l’altro.
Perché il limite, in effetti, è proprio quello della visuale diretta: basta un ostacolo e il segnale laser si interrompe.
Insomma, tecnologia potente sì, ma con qualche limite fisico ancora da risolvere.
La cosa davvero interessante, però, è che Alphabet promette una connessione addirittura cento volte più performante rispetto a quella di Starlink. Ecco, qui qualche dubbio mi viene, perché la storia insegna che quando qualcuno promette così tanto bisogna sempre aspettare i fatti.
E allora noi aspettiamo, con l’occhio attento, perché se davvero Alphabet riuscirà a mantenere queste promesse, potrebbe cambiare seriamente le regole del gioco e spingere anche Starlink e gli altri a reinventarsi.