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64 – La verità sull’AI che nessuno dice pubblicamente #DecisioniArtificiali #MCC

La verità sull’AI che nessuno dice pubblicamente

Nelle ultime settimane ho parlato con una decina di persone negli Stati Uniti. Investitori e fondatori che lavorano sull’AI. In privato mi hanno detto quello che in pubblico non ammettono: i modelli attuali non imparano in continuo, non si adattano in tempo reale, non aggiornano se stessi e non sono affidabili in produzione. Eppure si continua a investire miliardi e a concentrare talenti su un’architettura che ha già esaurito la sua spinta.

Il problema non è tecnico. È psicologico, culturale, finanziario. GPT-5 non segna un fallimento di prodotto, ma di paradigma. Continuare a scalarlo non porta all’AGI, ma a un’illusione più grande. Claude, Gemini, Grok, Llama: stessa sorte.

E presto esploderà un problema etico gigantesco: queste AI riflettono i valori di chi le ha progettate, non quelli di ogni singolo utente. Nessuna personalizzazione etica, nessun rispetto per le differenze individuali. Quando questo diventerà evidente, la fiducia crollerà.

O costruiamo AI cognitive, capaci di apprendere in continuo, adattarsi autonomamente e integrare i valori personali, oppure non sarà intelligenza. Sarà solo imitazione.

Voi cosa ne pensate?

#DecisioniArtificiali #MCC

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